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Pubblicato da Kiro

Una mano bionica ha permesso ad un batterista di suonare di nuovo

A cosa serve la tecnologia se non a migliorare la vita delle persone? Anche se a volte alcune invenzioni potrebbero apparire futili, inutilizzabili e di poco conto, nel tempo l’evoluzione porta ad applicazioni pratiche di grande valore. Una cosa che sa bene Jason Barnes.

Il ragazzo ha un grande talento: sa suonare la batteria e la musica è la sua vita. Un brutto incidente, però, ha portato Jason all’amputazione di una mano, distruggendo i suoi sogni di artista. Fortunatamente sul suo cammino ha trovato Gil Weinberg, professore presso la Kennesaw State University in Georgia (USA).

Il professore, a capo del progetto Georgia Tech Center for Music Technology, ha costruito una protesi robotica molto particolare. Una protesi che riesce a tenere ben due bacchette su un solo arto. Le bacchette sono collegate a dei sensori che comprendono il modo di suonare di Jason, cambiando il ritmo all’occorrenza.

Il risultato non è soltanto il ripristino delle capacità comunicative di Jason nel mondo della musica, ma l’attribuzione di una sorta di super potere. Il ragazzo, infatti, con tre bacchette riesce a creare abbinamenti impossibili in precedenza.

Il risultato della ricerca è stato mostrato durante un concerto gratuito alla Kennesaw State University lo scorso marzo. Un evento che ha dimostrato come è possibile migliorare la vita delle persone grazie alla tecnologia.

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